
C’è sostenibilità nella stampa?
È un mondo sempre più digitale e digitalizzato, quello in cui ci ritroviamo a vivere. Mail, messaggi, post, foto, video, byte su byte che viaggiano – velocissimi – da un capo all’altro del mondo, in un’unica, grande rete di cui tutti facciamo parte. Eppure, nonostante questa costante smaterializzazione dei contenuti, la stampa – con i suoi relativi supporti – continua a giocare ancora un ruolo fondamentale in un’infinità di processi che determinano la nostra vita quotidiana. D’altro canto, è davvero difficile immaginare un mondo senza tracce di stampa. Un foglio, un libro, una tessera, un’insegna, una maglia, una borraccia: per quanto futuristico e digitale possa essere il mondo che ci aspetta, avremo sempre a che fare con qualcosa su cui sarà stampato qualcosa. Il punto, allora, non è tanto rottamare secoli di arte e tradizione della stampa, quanto immaginare e puntare – con decisione – su una stampa che possa essere sempre più sostenibile.
Cosa significa stampa sostenibile?
Per un’azienda che intende ridurre il proprio impatto ambientale è importante integrare l’uso responsabile delle varie risorse e compiere scelte informate in merito ai materiali utilizzati e alle nuove tecnologie e ai processi volti a minimizzare sprechi ed emissioni nocive. Un esempio è la tecnologia di stampa InkJet, capace di garantire altissime prestazioni a basso impatto ambientale. Un altro importante esempio di pratiche di stampa sostenibile è la stampa diretta su tessuto. La tecnologia DTG, infatti, consente di annullare praticamente ogni possibile spreco, permettendo di stampare il numero di capi necessari, senza quindi incappare nel rischio di una sovrapproduzione. In più, l’utilizzo di inchiostri a base d’acqua è perfetto per stampe su cotone o tessuti naturali, di per sé molto meno impattanti rispetto ad altre tipologie di materiali.
Perché fare scelte di stampa sostenibili?
La sostenibilità ambientale è un’urgenza morale e politica, e nessuna azienda può più permettersi di chiudere gli occhi davanti alle necessità di compiere scelte responsabili nei confronti dell’ambiente. Avere a cuore il futuro del nostro pianeta, e preoccuparsi delle generazioni che ci succederanno, è una scelta che per forza di cose separa ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. E – di conseguenza – traccia una linea di demarcazione netta tra chi opera nella direzione corretta e chi invece ha scelto la strada opposta, ossia quella dell’ora e subito. Una strada senza sbocchi, anche dal punto di vista prettamente commerciale: chi, potendo scegliere, opterebbe per un’azienda, un fornitore, una macchina che condanna a morte quel che resta del nostro pianeta?